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STORIA DI UNA STELLA MARINA, (fiaba per chi crede ancora nella fantasia)

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view post Posted on 1/10/2022, 01:42     +1   +1   -1
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Emozione che nasce

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STORIA DI UNA STELLA MARINA

Marinella era una stella marina, sì, una di quelle piccole creature che gli scienziati chiamano pomposamente Echiniderma Asteroidea, che sono presenti in tutti i mari del mondo e che appaiono tanto graziose per la loro forma a cinque punte e a cinque braccia, tutte ugualmente dotate di sistema nervoso e, quindi, di capacità di movimento.
Marinella non sapeva nulla delle classificazioni degli scienziati e tantomeno di quanto il funzionamento del suo corpicino apparisse loro ancora in parte misterioso. Marinella sapeva solo di sentirsi in qualche modo diversa, più bella delle sue sorelline nate come lei in una foresta di posidonie, perché, a differenza della maggior parte delle asteroidee, il suo corpicino non aveva una colorazione rossastra, ma azzurro intenso, azzurro come il mare in alcuni punti non eccessivamente profondi, dove riusciva a penetrare in parte la luce del cielo e a riflettervi il suo colore
Proprio per questa sua diversa colorazione, sentiva di essere attratta irresistibilmente dalla superfice , come se a lei non competesse il buio del fondale, ma il privilegio di osservare il cielo lontano e di ricevere la carezza tiepida del sole, quando si lasciava galleggiare pigramente e cullare dalle onde lente del mare appena increspato dalla brezza primaverile.
Era golosa di piccoli crostacei e di molluschi, ma, vanitosa com’era, stava attenta a conservare una perfetta simmetria nel suo corpicino blu dalla forma pentastellata, così cresceva rapidamente diventando sempre più graziosa.
La mamma, che nel frattempo aveva deposto un’altra serie di uova ed era occupata a sorvegliarle attentamente perché non finissero in bocca ai tanti predatori che ci sono nei fondali marini, si affannava a raccomandarle di non allontanarsi troppo dalla sua vista, perché lei non poteva inseguirla e le raccontava di come gli uomini ed anche i loro piccoli, quando non sono stati educati dai genitori a rispettare tutte le forma di vita che esistono nella terra e nel mare, talvolta afferrano le stelle marine credendole dei giocattoli o dei soprammobili e le fanno morire prima ancora di essere riusciti a portarsele a casa.
Anziché vagare per il mare ed avvicinarsi pericolosamente alla superficie, era ora, piuttosto, che Marinella pensasse ad accettare l’amore di uno dei tre corteggiatori che le giravano attorno e, con loro, così, accoppiarsi, deporre una nuova serie di uova e far proseguire la specie, come è dovere di ogni stella marina che si rispetti .
Marinella, però, diceva che sì, avrebbe pensato, avrebbe scelto, avrebbe deciso, ma tra sé e sé giudicava Aster troppo grosso e goffo, Roy troppo piccolo e timido, Echy bello ma stupido e cercava, quindi, di rimandare ogni decisione ad un futuro imprecisato, inseguendo, intanto, sogni fantastici di un compagno bellissimo, che sarebbe arrivato a cavallo di un ippocampo a rapirla per portarla in un mare incantato, dove non ci sarebbero stati né predatori, né burrasche, né oggetti inquinanti gettati dagli umani incoscienti, ma solo acque azzurre limpidissime.
Un pomeriggio, mentre fantasticava adagiata mollemente sulla superficie dell’acqua , non si accorse che il sole stava tramontando e il colore del cielo da azzurro stava diventando di un blu più cupo.
Quando, spaventata, vide che era quasi scesa la notte e stava per nuotare velocemente verso il fondale, ecco che si accorse di qualcosa che mai aveva visto: in quel blu scuro del cielo si stavano accendendo delle luci il cui chiarore illuminava anche la superficie del mare.
Una di quelle luci, che lampeggiando trasmetteva il suo pensiero, le chiese chi fosse e, alla risposta della stella marina, spiegò che anche lui era una stella, ma una stella del cielo.
Marinella, incantata, gli chiese se non potesse scendere a chiacchierare con lei un po’ più da vicino, ma la stella rispose che, in realtà, era molto più lontana di quanto sembrasse e che no, non poteva scendere, perché la sua luce si sarebbe spenta a contatto con l’acqua fredda. Potevano, però, continuare ancora un po’ a conversare così ed a scambiarsi reciprocamente informazioni della vita nel mare e di quella negli spazi siderali.
E così, ogni notte, Marinella sfuggiva al controllo della mamma, impegnata prima a controllare le uova, poi a sorvegliare le piccole stelle marine uscite dal guscio, e del papà, occupato a procurare cibo per tutta la nuova prole.
Salita fino alla superficie del mare, volgeva il faccino ansioso verso l’alto, finché una lucina intermittente l’avvertiva che Erion, la stella celeste , si era accorto della sua presenza e iniziava a comunicare con lei.
L’attesa trepidante di tutta la giornata, la gioia nel vedere la luce di Erion che le trasmetteva i suoi pensieri, la scoperta che anche lui attendeva quel loro colloquio notturno con ansia, piano piano si trasformarono in un unico sentimento, quello che da sempre anima le creature del mondo intero: l’amore.
Quell’amore diventò talmente forte, talmente intenso, talmente vero che fece sì che accadde qualcosa di imprevedibile e di inspiegabile in base alle regole della scienza umana (ma quando mai gli uomini hanno capito qualcosa dell’amore?) .
Una notte di luna piena, di mare calmo, in cui tutta la natura sembrava cantare una sinfonia di pace e di amore, un raggio luminoso discese dalla piccola stella celeste Erion fino alla superficie del mare e, come una mano carezzevole, sollevò la piccola stella marina Marinella e la portò fino in cielo, dove, trasformata anch’essa in un astro , anziché morire dopo una breve vita, come le sue simili, visse per migliaia di anni luce accanto al suo Erion, amandolo di un amore che aveva permesso l’impossibile (o quello che gli uomini, limitati come sono, avrebbero considerato tale).
 
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view post Posted on 3/10/2022, 13:07     +1   -1
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Sempre più Emozione

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Bentornata Renata con questo bel racconto breve, una vera chicca con un grande insegnamento:
è l'amore quello che anima e ispira il mondo <3
 
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view post Posted on 3/10/2022, 23:50     +1   -1
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io credo ancora nell'amore come forza capace di cambiare la vita di un individuo e di irradiare energia positiva attorno a sé ... e non solo l'amore tra un uomo e una donna, ma anche le tante altre forme dell'amore: per un amico, per un figlio, per un genitore, per un fratello, per un ideale, per un lavoro, per una missione da compiere ... e, nonostante le tante notizie negative e paurose del momento, io, come canta Mengoni, "...credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani ..."
 
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view post Posted on 4/10/2022, 17:07     +1   -1
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Oltre l'Emozione

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grazie Renata <3
 
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3 replies since 1/10/2022, 01:42   36 views
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