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Leggende e curiosità del Cadore

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view post Posted on 1/9/2016, 14:01     +1   -1
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Guardiamarina

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Leggende e curiosità del Cadore

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Le leggende e le curiosità del Cadore sono tante e spesso legate ad alcuni particolari avvenimenti.
Storicamente, il Cadore e le valli attigue sono sempre state luogo di conquista e di intensi scambi culturali. Tale incontro fra diversi popoli e culture, insieme alla natura impervia e sfuggente dei luoghi, ha prodotto una moltitudine di leggende e credenze popolari, tra cui alcune degne di nota perché ispiratrici di alcuni dei nomi attribuiti a talune località.
Il fascino delle leggende e delle curiosità del Cadore conquista chiunque raggiunge per la prima volta queste magnifiche terre, capaci di evocare un passato dalle tinte esoteriche e misteriose.

Leggende e curiosità del Cadore: il lago de la Femenes

Fra le curiosità del Cadore che sono giunte fino a noi e che hanno partorito il nome di una delle cime più maestose che dominano la valle, figura la leggenda del Lago de la Femenes, situato ai piedi del celebre massiccio delle Marmarole.
Pare che le ragazze di Sabasa, borgo che sorgeva sul fianco del bacino lacustre, avessero l’abitudine di recarsi presso il lago e tuffarsi nelle sue acque color verde smeraldo. Proprio le acque del lago avevano il potere di conservare integre la loro bellezza e la loro giovinezza, tanto da rendere furiose le Anguane, creature della mitologia alpina simili alle ninfe, che vivevano nelle grotte presso l’alto corso del Piave.
Un giorno, le Anguane, al culmine della loro gelosia, catturarono ed uccisero una ragazza di nome Bianca, lungo il sentiero che ancora oggi viene chiamato “dell’assassino”. Una delle più note curiosità del Cadore vuole che la vetta che osserva il sentiero dall’alto e che assistette al barbaro omicidio, da quel giorno prese il nome di Croda Bianca.

Leggende e curiosità del Cadore: i Croderes e la Regina Tanna

Le Marmarole sono abitate sin dalla notte dei tempi dai Croderes, esseri che per le loro fattezze (sono fatti di pietra), non provano sentimenti e dipendono dalla loro guida, la Regina Tanna.
Quest’ultima, una volta all’anno è raggiunta dal dolore causatole dalle morti del figlio, Salvanel e della sua sposa, Marcora. Il giorno nel quale la Regina Tanna ricorda quell’avvenimento doloroso prende il nome di “giorno del silenzio”, durante il quale l’intera regione si ferma come fosse sospesa nel tempo. La regina deve ancora espiare l’antico peccato del tradimento commesso ai danni delle sue Marmarole e dei Croderes, abbandonati per raggiungere il suo sposo, il principe di Aquileia.
Fu proprio la scelta della regina a provocare la morte di Salvanel, che dopo il rifiuto del principe, cadde in un crepaccio inseguito dai suoi nemici. La regina Tanna non poté far nulla per fermare i nemici del figlio poiché non era più ascoltata dalla natura, né dai Croderes, ancora irritati dal tradimento subito.
La sposa di Salvanel, trovando il corpo senza vita del marito nel fondo di un crepaccio, morì anch’essa per il dolore. Tutt’ora, durante il giorno del silenzio, la regina si reca al palazzo di ghiaccio del “Cimon del Froppa” e siede tra le deposizioni dorate del figlio e di Marcora. Durante l’intera giornata, tutti gli uomini possono spostarsi e lavorare senza nulla temere fra le montagne della regione, esattamente come durante i giorni del tradimento. Terminato il giorno delle commemorazioni, la regina torna ad essere la sovrana dei Croderes, priva di sentimenti verso gli esseri umani e fredda esattamente come i ghiacci che le fanno da contorno.
Le Marmarole ridiventano il luogo aspro e difficile di sempre, nel quale le nevicate e le slavine rendono complicata la permanenza degli uomini. Il tradimento di Tanna riporta alla mente la penetrazione della dottrina cristiana tra i monti del Veneto e rappresenta la rinuncia delle genti locali al paganesimo in favore del cristianesimo dilagante, che ebbe come polo d’irradiazione proprio Aquileia, dimora dei Patriarchi.

Fonte www.dianahotel.it/leggende-curiosita-del-cadore/

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Il gruppo delle Marmarole
 
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