| IL SOGNO DEL CAVALIERE ERRANTE
Al cavaliere errante nella via dell’esistenza, stanco del vagare, sfiduciato di sé, del suo cercare inutilmente, invano, cosa sia
il senso di quel tendere, incessante, verso qualcosa che, come un miraggio, sembra la meta dell’umano viaggio, per scomparire poi, come un amante
stanco, si presentarono, nel sogno, con voci dolci e con sembianze umane, affascinanti eppur talvolta vane illusioni inseguite per bisogno:
la Fama, la Ricchezza, la Sapienza, il Potere, l’Amore, l’ Allegria, l’Arte, la Musica e la Poesia, la Politica e la Trascendenza.
Ognuna pretendeva, sussurrando al cavaliere stanco addormentato, di soddisfare l’ animo insaziato, di rispondere ad ogni perché, quando
nel sogno, avvolto in un mantello nero, inquietante e capace di fugare ogni umana certezza, di affermare soltanto il dubbio, comparve il Mistero.
Renata – febbraio 2015
|