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| CITAZIONE (il caravaggio @ 25/2/2015, 14:45) Io pessimista? no...!, sono solo con i piedi ben saldi alla terra... Vallo a dire a quelli che stanno morendo di essere un po' più ottimisti con la forza residua che c'è rimasta in loro stessi. E magari già che ci sono che preghino il loro Dio di farli guarire, visto non non è stato capace di non farli ammalare.
Caro Marco, ti voglio raccontare un episodio che è accaduto a me nel lontano 1984: Mio nonno, allora ottantenne attendeva con ansia la nascita di mia figlia, mi aveva detto: tu mi hai fatto diventare nonno (ero e sono il suo primo nipote) adesso aspetto che mi fai diventare bisnonno quando sono ancora vivo. Il 18 di marzo di quell'anno fu ricoverato in ospedale con tre tumori, e ogni volta che andavo a fargli compagnia mi chiedeva se era nata... Mia figlia nacque il 18 di aprile, non potevo portargliela in oncologia allora gli portai una foto della piccola e fu così felice di vederla che gli vennero le lacrime e mi disse: ora posso morire contento. Passai mezze giornate e anche qualche notte in assitenza, non poteva mangiare e lo nutrivano con il sondino si lamentava soltanto perchè non sentiva il gusto di quello che "mangiava"; un giorno mi chiese perfino in frammento di polenta con un po' di sugo solo per sentirne il gusto... Il 18 di giugno parlai con il primario che mi disse: il fegato e i polmoni sono andati, non so come sia ancora vivo. ill pomeriggio di quel giorno ero lì e passò il parroco in visita agli ammalati, mio nonno gli disse: Padre, ho paura di morire perchè sono stato troppo cattivo. Il parroco gli rispose: non ti preoccupare, il Signore ti ha già perdonato.
Mi prese la mano e mi disse: abbi cura della piccola, tirala su bene, insegnale quello che ti ho inseganto io quando tu eri piccolo... mi strinse la mano e spirò...
Forse mio nonno aveva trovato il suo senso della vita, non parlava mai di quello che aveva, chiedeva sempre come stavano gli altri e spesso mi raccontava accadimenti allegri della sua vita e della mia da piccolo...
Ho passato giorni in quel reparto, con uno zio, con il mio migliore amico padrino di mio figlio che addirittura era dispiaciuto per me perchè voleva tenermelo nascosto, lo tenne nascosto a tutti i suoi amici che rimasero di stucco quando lo seppero...
Vedi Marco, non vado a sindacare sui tuoi credi, non sono la persona che può dialogare con te su discorsi teologici e di credere o meno... Potrei raccontarti di altri episodi, ma non ho mai sentito nessuno imprecare Dio per le loro malattie... anzi...
Un saluto Giuliano
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