Mezzobusto di Medusa di Gian Lorenzo Bernini ai Musei capitolini
Medusa è un personaggio della mitologia greca, figlia di Forco e di Ceto. Era una delle Gorgoni, insieme a Steno ed Euriale, e l'unica a non essere immortale. Nelle rappresentazioni più antiche ella era orrenda, esattamente come le sue sorelle Steno ed Euriale. In versioni più recenti tuttavia (Pindaro, Ovidio) Medusa è stata considerata come una donna bellissima che riusciva ad affascinare gli uomini che non riuscendo a trattenersi si voltavano e la guardavano, trasformandosi in pietra. inoltre rappresentava la perversione intellettuale.
Secondo il mito Poseidone si era innamorato di Medusa quando ancora era una bellissima fanciulla. Una notte dunque il dio la sedusse (o la violò) nel tempio di Atena. Quest'ultima profondamente irritata dall’affronto subito, aveva trasformato la fanciulla in un orribile mostro: le mani erano state trasformate in pezzi di bronzo; erano state fatte comparire delle ali d’oro e ricoperto il corpo di scaglie; i denti erano diventati simili alle zanne di un cinghiale; i capelli erano stati trasformati in serpenti ed al suo sguardo aveva dato la capacità di trasformare in pietra chiunque la guardasse negli occhi.
Medusa fu uccisa da Perseo, che le mozzò la testa guardando la sua immagine riflessa sul suo scudo lucido come uno specchio, donatogli dalla dea Atena. Quando tagliò il capo, dal collo della Gorgone uscirono i figli che aveva generato dopo la notte con Poseidone: Pegaso e Crisaore.
Secondo Ovidio, dal suo sangue nacquero anche il corallo rosso e Anfesibena.
Inoltre, la sua testa continuava a rendere di pietra chiunque la guardasse anche dopo essere stata staccata dal corpo: Perseo, infatti, la mostrò ad Atlante che diventò di pietra. inoltre usò la testa della gorgone anche per riscattare la madre, tenuta prigioniera dal perfido re Polidette.
Infine, la testa di Medusa fu donata da Perseo ad Atena, che gli aveva donato lo specchio riflettente con il quale aveva potuto affrontare Medusa senza guardarla direttamente negli occhi e senza così essere pietrificato. Atena, ricevutala in dono, la pose al centro della propria Egida.
La figura di Medusa è ripresa anche molte volte nella letteratura come Ovidio nelle Metamorfosi (IV, 799-801): "La figlia di Giove si voltò e si coprì con l'egida il casto volto, ma, perché quell'oltraggio non restasse impunito, mutò in luride serpi i capelli della gorgone". Mentre di lei scrisse Dante Alighieri nel IX canto dell’inferno (51-57): "Volgiti indietro, e tien lo viso chiuso: che se il Gorgon si mostra, e tu il vedessi, nulla sarebbe del tornar mai suso".
La Medusa è un dipinto ad olio su tavola di cm 68 x 119 realizzato nel 1618 circa dal pittore Pieter Paul Rubens.
È conservato al Kunsthistorisches di Vienna.
Esistono due versioni di Medusa realizzate dal pittore italiano Caravaggio:
la prima (detta Murtola dal nome del poeta che ne scrisse un poema) è un dipinto ad olio su tela, montato su uno scudo convesso di legno di cm 50 x 48, eseguito nel 1596 . L'opera si trova in una collezione privata in Italia.
la seconda, ispirata dalla prima, è stata commissionata dal cardinal Del Monte per Ferdinando I de' Medici. Anche qui si tratta di un dipinto ad olio montato su uno scudo convesso di legno, e di dimensioni leggermente più grandi rispetto alla prima versione (cm 60 x 55). È conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze.
Perseo con la testa di Medusa, nota anche come Perseo del Cellini, è una scultura bronzea di Benvenuto Cellini, considerata un capolavoro della scultura manierista italiana ed è una delle statue più famose di Piazza della Signoria a Firenze.