ELEMIAH |
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| NELLE TERRE ESTREME di Jon Krakauer
Premesso: E' il mio libro preferito, mi ha insegnato molto. Trama: Nel 1990 Christopher Johnson McCandless, dopo essersi laureato, intraprese un lungo viaggio, per staccarsi dalla famiglia e da una società, ipocrita e dedita al consumismo. Donò tutti i sui risparmi in beneficenza e viaggiò attraverso gli Stati Uniti in autostop e con l'ausilio di mezzi di fortuna, con l'intento di raggiungere le terre incontaminate dell'Alaska. Durante il suo viaggio incontrò diverse persone che lo arricchirono e a cui lui stesso cambiò la vita. Nel 1992 fu trovato morto in un autobus abbandonato nel Parco Nazionale del Denali accanto al suo diario con annotati i sui pensieri e i suoi appunti di viaggio.
Jon Krakauer, affascinato dalla poetica purezza di Chris, ne ha ricostruito la straordinaria odissea, consegnandoci un libro che non è solo una singolare biografia, ma una parabola memorabile sul rapporto ormai tragico che lega la nostra cosiddetta civiltà alla natura che la circonda.
La storia di Chris McCandless l'avevo scoperta con il magnifico film "Into the wild", uno dei pochi film che mi hanno veramente coinvolto a livelli che non avrei immaginato. La lettura del libro che aveva ispirato il film era dunque un passaggio che volevo assolutamente fare, e che sono felice di aver avuto la possibilità di fare. L'autore non si limita a presentare oggettivamente la cronaca del giovane ragazzo che si fece chiamare Alexander Supertramp, ma presenta uno spaccato molto più ampio e approfondito rispetto alla pellicola per quanto riguarda la psicologia del ragazzo e la sua vita prima della laurea. Avvalendosi di testimonianze di chi Chris l'ha conosciuto, prima e durante il suo viaggio, Krakauer ricostruisce in maniera efficace i tratti salienti della personalità del ragazzo, e le motivazioni che l'hanno spinto alla sua ultima grande avventura in Alaska. Durante la lettura mi sono emozionata parecchie volte, e quasi inevitabilmente le lacrime sono sgorgate alle ultime pagine: lo stile dell'autore è duttile e si adatta perfettamente per ciò che sta descrivendo: le parti più di cronaca sono caratterizzate da uno stile semplice e pratico, mentre quelle più filosofiche e psicologiche sono dense di empatia, carica emotiva, e suscitano nel lettore sentimenti profondi. Molti sono i passaggi in cui dall'analisi del diario di Chris e della sua vita emergono aspetti veramente toccanti che erano rimasti inespressi nel film o solamente accennati. La lettura di questo libro non può che essere attiva da questo punto di vista: i temi che emergono sono tanti e troppo importanti per non rifletterci sopra: il consumismo, le ipocrisie della nostra società, il rapporto con la natura, la Spiritualità, la ricerca del proprio Io, il coraggio di vivere. Temi che erano molto a cuore al ragazzo e di cui si era fatto carico, come dimostrano alcune testimonianze riportate dall'autore riguardanti il periodo adolescenziale di Chris. La storia di Chris è coinvolgente, non c'è dubbio: lo stesso autore si lascia trasportare dalle tematiche e racconta sue personali esperienze che relaziona con le motivazioni del giovane nomade americano. Non c'è motivo per cui uno che sia rimasto colpito dal film non debba leggere anche questo libro, perchè esso fornirà un quadro ancora più completo della storia e delle tematiche ad essa connesse e completerà le riflessioni già iniziate attraverso la pellicola. Per chi invece fosse ancora all'oscuro della vita di Chris McCandless/Alexander Supertramp il consiglio è di procurarsi subito libro e film e di lasciarsi andare agli stimoli che queste esperienze gli procureranno.
Voto: 10
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