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CINOCEFALO

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view post Posted on 24/7/2011, 10:53     +2   +1   -1
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Emozione Infinita

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ROMA, ANCHE SE A NAPOLI HO LASCIATO IL MIO CUORE.

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Il termine Cinocefalo (dal greco antico κυνοκἐφαλος che significa testa di cane) designa un essere mitico dal corpo d'uomo e dalla testa di canide, di dimensioni variabili da umane a gigantesche.

I Cinocefali, assieme agli Sciapodi, i Blemmi, i Ciclopi, gli Ippopodi e altre creature consimili, vengono più in generale categorizzati come Popoli mostruosi. Ai Cinocefali vengono attribuite, nella maggioranza dei casi, caratteristiche negative quali l'irrazionalità, l'aggressività e la dissolutezza dei costumi.

Significato, diffusione e fonti storiche del mito.
Il mito del popolo di uomini-cane è presente in tutte le culture indoeuropee di età classica, dall'Africa settentrionale alla Grecia, dalla Persia all'India, nelle quali i Cinocefali vengono sempre indicati con nomi concernenti l'attributo canino. Popolazioni di uomini-cane vengono descritte da vari autori latini e greci con nomi diversi e collocate nei luoghi più remoti.

Cinocefalo
Da Schedel'sche Weltchonik di Hartmann Schedel - foglio XII - ParticolareVengono descritti come creature mostruose realmente esistenti, talvolta mutuando, però, racconti o miti di altri paesi, come probabilmente viene fatto da Ctesia (IV secolo a.C.) descrivendo, nella sua storia dell'India, i Calystrien. Le creature di Ctesia coincidono con gli Swamukha indiani (letteralmente faccia di cane) citati nei Purana.

La fonte greca più antica (VIII secolo a.C./VII secolo a.C.), Esiodo, distingue fra Hemikynes (in greco antico ἡμίκυνες, mezzi cane) descritti come umanoidi dal corpo di cane e kynokephaloi, dalla testa di cane e corpo umano, ma li colloca, entrambi, sulle coste del Mar Nero, trattandoli come una unica popolazione. Popoli di uomini-cane vengono anche creati ex-novo, come fa Luciano di Samosata, nella composizione dell'opera satirica Storia Vera, introducendo la razza immaginaria dei Cinobalanoi (in greco antico Κυνοβάλανοι, ghiande canine, riferito alle ghiande - col significato probabile di peni - alate cavalcate da questi esseri).

Gli autori classici successivi non apportano varianti al mito, se non per il luogo (sempre molto distante) e il nome. Per Strabone e Plinio il Vecchio si chiamano Cynamolgi e abitano in Etiopia, mentre Tertulliano descrive i Cynopennae e li colloca nella Persia.

I Cinocefali vengono, successivamente, catalogati (come già facevano, in parte, gli stessi autori classici, ma ora molto più estesamente), in trattati quali il Liber monstrorum de diversis generibus (VIII secolo d.C.), assieme a molteplici creature mostruose, abitanti nelle terre orientali lontane e sconosciute ritenute contigue al Giardino dell'Eden.

Popoli reali, poco noti o ostili, vengono altresì identificati da autori medievali occidentali, più o meno direttamente, con questi esseri fantastici. Per esempio, Paolo Diacono nella sua Historia Langobardorum afferma che i Longobardi, per intimorire degli avversari, alimentassero la diceria di avere tra loro dei feroci Cinocefali. Il miniaturista francese Ademaro di Chabannes scrive nella Historia Francorum - riferendosi ad alcuni Saraceni catturati dai Franchi presso Limoges - che costoro non si esprimevano nella loro lingua, ma guaivano e abbaiavano come cani. Il chierico Hyon de Narbonne (Ivo di Narbona), in una lettera indirizzata a Gerardus de Malemort, arcivescovo di Bordeaux, testimonia l'assedio dei Tartari a Wiener Neustadt, cittadina del ducato austriaco al confine con l'Ungheria. Nel descrivere le atrocità compiute dagli assedianti, Hyon afferma che i capi dei Tartari hanno dei Cinocefali tra le loro file, a cui danno in pasto i corpi sezionati dei prigionieri. Il frate francescano Giovanni da Pian del Carpine nella Historia Mongalorum, attribuisce caratteristiche canine al volto dei Samoiedi.

Cinocefalo_Weltchronik_12
Cinocefalo
Da Schedel'sche Weltchonik di Hartmann Schedel - foglio XII - Particolare

Anubi, il Buon Pastore e San Cristoforo Cinocefalo.
Affini ai Cinocefali, dal punto di vista "teratologico" avendo la stesse fattezze, sono anche le divinità egizie Anubi e Upuaut. In questo caso però, l'uomo-cane assume un significato simbolico differente, quale tramite tra il mondo dei vivi e dei morti, nel quale il defunto rinasce a nuova vita.

San Cristoforo Cinocefalo
Icona bizantina. Museo Bizantino e Cristiano di AteneFino all'inizio del IV secolo l'unica immagine di Gesù autorizzata era una rappresentazione allegorica del Buon Pastore, che non era un ritratto, ma solo la figura di un uomo con la testa di sciacallo, portante sulle spalle la pecorella smarrita.

Il santo cristiano Cristoforo viene raffigurato in moltissime icone e affreschi bizantini con le fattezze di Cinocefalo. Nella Passio sancti Christophori martyris, un testo presente in varie opere di patristica e che ebbe molta diffusione in epoca medioevale, viene narrata la leggenda del santo, che sarebbe proprio un Cinocefalo convertitosi al Cristianesimo.

San Cristoforo Cinocefalo presenta caratteri comuni sia al dio egizio (San Cristoforo traghetta Gesù bambino, portandolo sulle spalle, da una riva all'altra di un fiume, così come Anubi "traghetta" le anime fra il regno dei vivi a quello dei morti) sia ai molteplici racconti di Cinocefali (talvolta San Cristoforo viene rappresentato come un gigante, attributo condiviso da diverse popolazioni di uomini-cane).

La figura di San Cristoforo, sebbene acquisisca alcuni tratti del mito dei Cinocefali (il gigantismo, l'abbruttimento prima della conversione) ne ribalta completamente lo status morale, nella sua santità. Un autore altomedievale (IX secolo d.C.), il monaco benedettino Ratramno di Corbie (Ratramnus) nella lettera Epistola de Cynocephalis afferma che i Cinocefali debbano essere considerati come esseri umani. Questo documento esprime un duplice e più complesso atteggiamento verso i popoli mostruosi che si sviluppa nel tempo, che vede al di là dell'ostilità prevalente, anche l'accettazione come parte della creazione di Dio.

Come riportato da Massimo Izzi, A.H.Krappe e Ph. Walter, la figura di San Cristoforo sarebbe, anche, un retaggio di culti pagani legati al moto astronomico di Sirio, stella appartenente alla costellazione del Cane Maggiore. La festa del santo cade il 25 luglio e il riferimento astronomico riguarderebbe il periodo della "canicola", quello in cui il sorgere e tramontare di Sirio coincidono con quelli del Sole.

Varianti del mito.
Terra (o Paese) dei Cani
Una variante significativa che descrive popolazioni in cui le femmine (talvolta indicate come amazzoni) sono sempre completamente umane, mentre i maschi sono Cinocefali o cani. La progenie di queste donne, a seconda del sesso del nascituro, perpetua questo dismorfismo. Il mito ha la medesima ampia diffusione di quello dei popoli Cinocefali. Il cronachista medievale tedesco Adamo da Brema nella sua Descriptio Insularum Aquilonis, in cui descrive la geografia, i popoli e costumi della Scandinavia colloca questa terra sulle coste del Mar Baltico.


Saint_christopher_cynocephalus
San Cristoforo Cinocefalo
Icona bizantina. Museo Bizantino e Cristiano di Atene

 
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view post Posted on 24/7/2011, 12:18     +1   -1
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Oltre l'Emozione

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...pollicionerei 2 volte...ma non posso....fai conto che l'abbia fatto ! :lol:
 
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view post Posted on 24/7/2011, 23:36     +1   -1
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Molti luoghi.. nessuno dei quali, in fondo, mi è poi tanto lontano!:-)

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Pure io due o più volte! Una anche da Chantal che uggiola felice..Ahahah!
Trovo veramente raffinata la tua scetla e qeusta di San Cristoforo, giuro, non la conoscevo per la parte cinocefala, almeno!
Brav, complimenti!
Andy
 
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Elisa Sala
view post Posted on 26/7/2011, 11:30     +1   -1




Grazie. Un tempo ero cultrice della mitologia, ora meno.
Molto buona la tua ricerca.
cinocefalo
 
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view post Posted on 26/7/2011, 11:35     +1   -1
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GRAZIE.
 
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view post Posted on 26/7/2011, 15:32     +1   -1
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Allora, Elisa, torna ad occupartene anche da noi, magari.. abibam biosgno di miti, neh?;-)
Andy
 
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view post Posted on 26/7/2011, 21:04     +1   -1
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ELISA TI ASPETTIAMO!
 
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view post Posted on 1/10/2022, 17:07     +1   -1
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Io invece penso che nell'antichita' gli animali venivano utilizzati per esprimere certe caratteristiche, per esempio se voglio evidenziare la fedelta' dei sacerdoti, ovviamente il cane e' l'animale piu' adatto, non a caso infatti li ritroviamo in certe raffigurazioni/miti/leggende del passato.

Penso che i loro simbolismi fossero anche utilizzati per rappresentare alcuni gruppi di umani, come noi rappresentiamo le squadre di giocatori scegliendo delle iconografie, ed i laziali vengono magari definiti aquilotti etc...non perche' siano uomini uccello, ma perche' apparteneti a quella simbologia scelta dal loro gruppo.

Poi notiamo ii bestiario, in cui gli animali vengono utilizzati per rappresentare le quattro piccole e grandi stagioni cosmiche, i 4 elementi o 4 direzioni cardinali, od addirittura integrate in un uomo con le caratteristiche dei 4 animali, (toro/leone/aquila/uomo etc...che ovviamente e' circondato dallo zodiaco, o 12 apostoli del sole o come vogliamo definire e rappresentare certi concetti antichi collegati all'astronomia, presenti in tutte le culture dei nostri avi...

Non e' un caso che ritroviamo questi 4 animali, anche attorno ad un SATOR (ruota la croce solare di calendari) che altro non era che uno dei simbolismi relativi ai calendari e studio degli astri, dei moti celesti, della musica delle sfere/pianeti, che i nostri avi integravano negli usi e costumi dei popoli utilizzando simbologie note a quei tempi, e mal comprese dai reicercatori moderni, che addirittura ipotizzano, che c'erano uomini scorpione, uomini toro, uomini lupo e quanto altro...invece di andare oltre le apparenze e cercare di comprendere come i nostri avi rappresentavano certe informazioni nelle epoche precedenti.

I quattro elementi/animali/punti cardinali del sator in alcune rappresentazioni vengono sostituiti con altri o persino con i nomi di 4 apostoli del sole etc...:



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Edited by miciavenus - 1/10/2022, 21:45
 
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CITAZIONE (AndreaEmiliani @ 26/7/2011, 16:32) 
Allora, Elisa, torna ad occupartene anche da noi, magari.. abibam biosgno di miti, neh?;-)
Andy

Davvero avete bisogno di miti? Ma se essi non si comprendono nelle loro chiavi multidimensionali,
a cosa serve far vedere che si conoscono e ripetono se le chiavi celesti non vengono girate per aprire
gli antichi chiavistelli di quelle celsti porte ermetiche che putroppo non sembrano interessare
l'uomo moderno preso e perso nelle vanita', pubblicita' e vendite delle delle proprie storielle
commerciali con cui sentirsi realizzato ignorando le grandi epiche/storie/leggende dei veri grandi
del passato che hanno gettato le radici per tutta l'umanita' futura dimentica delle comuni origini?

Ecco una chiave di lettura di molti miti antichi, e la precessione assiale e movimento della terra
e degli astri attorno al sole incluse le grandi stagioni cosmiche del nostro sistema solare che
gira attorno ad un'altro sistema piu' grande creando cosi' le grandi stagioni cosmiche, queste
informazioni sulla musica delle sfere celesti erano conosciute dai nostri avi ed integrate in tutti
gli usie costumi dei popoli dimentichi delle loro comui origini, informazioni espresse con vari
stili e coloriti che col tempo sono stati alterati perdendo molti dati iniziali e di conseguenza
confodendo le prime chiavi di lettura che erano quelle del dio tempo, unico e trino che comprende
il passato/presente/futuro etc...

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Oggi putroppo le sacre arti non sono piu' utilizzate in prevalenza per integrare e tramandare
informazioni che fanno parte della nostra cultura, ma per vanita' personale, per propositi
commerciali, per promuovere movimenti politici/religiosi o mondi virutali di eroi artificiali
che influenzano il marcheting del consuismo e delle mode etc..

Questa ancestrale perla di sacra saggezza antica, e' integrata nel mio gioco PARANORMALE
MULTIDIMENSIONALE/INTERATTIVO che non vendo a nessuno, perche' l'arte sacra appresa da
dentro, non si vende e non si compra come le sgualdrine che vendono il sesso x amore,
ma la si condivide con altre anime in grado di
poterla comprendere, apprezzare, utilizzare e migliorare per permettere a tutte le altre
anime di avere aperture spirituali/mentali piu' amplie e profonde.

Sono reali perle di antica saggezza/conoscenza, con cui io ho semplicemente giocato per
metterle in evidenza e stimolare la curiosita' nel cercare di ritrovare la nostra vera
idenita' perduta nelle immateriali RUOTE DEL TEMPO rese visibili nei tanti calendari antichi,
(di cui utilizziamo le ancestrali radici fino ai giorni nostri)
e SIMBOLISMI SACRI CON MITI/LEGGENDE AD ESSE ANNESSI...

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Gli antichi costruttori divini, grandi astronomi/ingegneri/coltivatori etc....padri/creatori
delle culture degli umani, non scrivevano/disegnavano o scolpivano le pietre, imprimevano
sigilli etc...con i tanti simbolismi per vanita', per il controllo degli averi, per la gestione delle
leggi etc... o per ammazzare la noia, ma principalmente per integrare/preservare/tramandare
informazioni particolari che con fatica l'uomo moderno riesce a decodificare.
 
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