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IL COMMENTO PERFETTO

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sergio941
view post Posted on 7/1/2013, 11:33     +1   +1   -1




Prima che lo Staff spiattelli un nuovo regolamento o modifichi il vecchio, magari lasci tutto com’è, chi lo sa cosa succederà… e prima che lo starter dia il via alla nuova gara, mi piacerebbe aprire una discussione che immagino interesserà tutti. Quindi tutti a dire la vostra con i toni e le cautele di cui tutti sappiamo. Non c’è un centesimo da mettersi in tasca, solo le opinioni di ciascuno da presentare sul tavolo. Servirà, non servirà… chi può mai dirlo. Intanto io ci provo.

IL COMMENTO PERFETTO

Non esiste. È solo un modo di dire, anzi, un modo per entrare nel tema e che, per chi si volesse cimentare, richiede un sacco di articoli, commi, codicilli, note e tutta quella serie di cose che passa sotto il nome di personalismi. Quindi impensabile arrivarci.
Intanto un commento dovrebbe avere certe caratteristiche specifiche. Qui parliamo di concorso di narrativa e quindi di commento letterario, per cui la logica del commentare ha una ristrettezza obbligata che si rivolge alla scrittura nei suoi molteplici aspetti: grammatica, tecnica, descrizione, costruzione, forma, sintesi, punteggiatura, etc., etc., etc. C’è poi una serie di altri aspetti che concernono la capacità di trasmettere un pensiero, un’emozione, un ragionamento e, tanto per non fare torto a nessuno: il gusto e la sensibilità di chi legge. Che poi, in definitiva, da soli, questi ultimi determinano gran parte se non la totalità del commento.

Accettando il fatto che in un sito letterario gratuito e aperto a tutti possono iscriversi autori, scrittori, scrittorucoli, dilettanti, maleducati, saccenti e chi più ne ha ne metta, bisogna accontentarsi di quello che passa quest’eterogeneità di persone, quindi anche quelli che non hanno idea di cosa voglia dire commentare o più semplicemente, non si sentono all’altezza di comporre un giudizio. Intendiamoci, personalmente non amo pareri del tipo: bello, brutto, piaciuto, interessante, poco lucido, da schifo e altre amenità del genere ma sono pronto ad accoglierle nella serie dei commenti, sempre che l’educazione nell’esporre un parere nei confronti di un autore di cui si conosce poco, ne consenta la pubblicazione anche se trattasi di una sola frase. È augurabile che letti un centinaio di commenti altrui e scritti qualche decina di propria mano, la formula magica per esporre un commento diventi più abbordabile.

C’è ancora tutta una serie di intrecci legati a cose recenti o passate che fanno riferimento a discussioni, screzi, prese di posizione, avvenute chissà come e chissà perché ma che nascondono in sé sensazioni e sentimenti che possono sfociare in gelosia, invidia, rancore e che spesso alimentano la volontà di colpire, nel senso di restituire il torto subito da un commento negativo, un insulto, un’offesa. Insomma un’accozzaglia di emozioni che molte volte intaccano e sporcano il commento dandogli così un aspetto poco consono al vero e puro valore di giudizio.

Abbastanza usuale e non ultima la distrazione. Spesso tale comportamento, causato da un sacco di fattori che nulla hanno a che fare con l’onestà o l’intelligenza di chi legge un brano ma si classificano nel quotidiano in mille sfumature diverse, tipo ad esempio: problemi di lavoro, pensieri d’amore, famiglia, cellulare, gatto, cane, infante e via così fino alla disperazione, può dare adito a un commento non proprio pertinente. Meglio sarebbe, prima di iniziare a scrivere, rileggere il brano.

In poche parole il commento, qualunque esso sia, purché espresso nei modi garbati suggeriti da una normale educazione, deve essere accettato. Si può discutere, chiedere spiegazione, confutare ma mai, ripeto, mai disprezzare. È bene prendere atto che in ogni parere, anche se in piccola parte, c’è sempre una verità, quella che esprime, nei modi e nelle forme più svariate, ciò che un lettore sente.
Difficile dare indicazioni per l’elaborazione di un commento letterario. Ciò dipende da troppi fattori che non possono essere valutati, quali il grado di cultura, l’intuizione, l’esperienza, la comprensione, la capacità di analizzare e altri ancora più difficili da addebitare al lettore che si appresta a commentare. Come già detto in precedenza, molto spesso il gusto e la sensibilità sono la chiave che apre la porta del giudizio.

Vorrei anche spendere una parola per quei commenti che, apparentemente seriosi e supponenti, hanno invece un fondamento di esplicita qualità: l’attenersi a quello che uno scritto trasmette, indipendentemente da chi quello scritto ha pubblicato. Nulla di più errato che il cercare di contestare un’opinione personale che, comunque, è espressione di un parere che ha il sacro diritto di essere riconosciuto, lo stesso identico diritto di chi pubblica un pensiero, una storia, un romanzo, usufruendo del diritto di esprimersi come meglio crede.

Allora quali le regole. Tutte e nessuna. Importante è dare all’autore del testo il segno della propria partecipazione, dell’avvenuta lettura, della presa visione. Scrivere: Bello, piaciuto, è un modo. Scrivere: Bello, mi ha regalato l’emozione di una piacevole lettura, è, alla fine, la stessa cosa ma quest’ultima espressione ha in sé il calore di un commento più sentito.

Uno dei segni di distinzione che bisogna tenere conto nel commento è, a mio giudizio, l’attinenza al tema obbligato che un concorso come il nostro mette in scena. Non è possibile diminuirne l’importanza e non capisco neppure ricorrere alla fantasia per trovarne la fedeltà. Non esiste all’interno di un concorso un’altra gara a chi trova l’attinenza. In quest’ultima tornata ho assistito a cose deliziose, quali, ad esempio, il voto dato a un brano che il tema neppure lo sfiorava da lontano. Cosa del resto perfino confessata con meritevole onestà dall’autore senza alcuna esitazione. Mi sembra un vantaggio troppo evidente in favore di chi sviscera il racconto liberamente e scrive di getto seguendo la sola ispirazione senza badare ad altro. Cosa, l’attinenza, che invece la maggior parte dei concorrenti si impegna a rispettare, evidentemente con una fatica maggiore che, per una sana equità letteraria, dovrebbe essere in qualche modo riconosciuta.

Una cosa ho capito dall’esperienza su questo sito, il commento spesso è frenato da situazioni che definire imbarazzanti mi sembra esagerato, le definirei piuttosto di particolare sensibilità d’animo. Sensibilità per un amico/a, per un commento benevolo, per una discussione aspra e così via che, proprio in funzione di questa sensibilità non permette al lettore di commentare con serenità. Allora è accettabile la partecipazione in forma segreta a un concorso. Anche se non totalmente, si eliminerebbero queste forme di disagio e si restituirebbe al commento quella sorta di libero sfogo represso proprio dalla troppa sensibilità.

E visto che siamo entrati in tema di concorso, sarebbe bene rendere segreto almeno il voto. Il voto palese è un invito al pastrocchio e va assolutamente escluso. Spero che non ci sia bisogno di chiarimenti a riguardo. Nel caso sono disponibile al confronto.
Chiederei ancora un giudizio di valutazione sulla proposta di due voti numerici, uno per il testo e uno per l’attinenza al tema, espressi sotto al commento.
Si eviterebbero, quasi sicuramente, i vincitori pari merito e dovendo fare la somma di tutti i voti il vincitore avrà certamente un risultato di notevole grandezza. Ricordo che nelle tornate precedenti i vincitori hanno ottenuto anche solo tre voti. Un po’ poco per risultare il vincitore di un concorso con 15/18 votanti.

In ogni caso il commento deve tornare obbligatorio, compreso quello riguardante il proprio lavoro e questo per abituare gli autori a commentare e regalare a tutti i partecipanti la gioia o la delusione per un numero di pareri abbastanza alto, il cui risultato rappresenta un valore eterogeneo e quindi, almeno in apparenza, credibile. Un quadro può piacere o no, in un caso o nell’altro, il visitatore che ha espresso un parere, anche solo interiore, l’ha fatto dopo averlo visto. Un voto senza commento può significare un voto dato per capriccio, per alterigia o altro, senza che ci sia stata lettura. Non ha senso, non è serio e, soprattutto, non è corretto.
Aggiungerei ancora che commentare tutte le opere con lodi e complimenti sperticati non è convincente. Non siamo alla premiazione dei premi Nobel, questo è il regno dei dilettanti, c’è gente che scrive bene e gente che lo fa meno bene, scrivere a questi ultimi che la loro opera è meravigliosa e lascia stupefatti non solo è falso ma induce l’autore a credere di avere raggiunto un grado di bravura che non equivale al suo valore reale. Commentiamo con gentilezza ma con quella serietà che necessita per una valutazione coerente.
Forse non tutti lo fanno ma sarebbe bene che chi si appresta a commentare leggesse i pareri già espressi. A volte, dietro a 4, 5 commenti favorevoli, diventa più difficile stilare un giudizio tranciante, sempre che chi lo esprime non abbia lo scopo recondito di offendere o indirizzare le persone più sensibili a seguirne l’esempio. Nel caso contrario che contempla alcuni giudizi negativi, la regola è la stessa.

Un’ultima cosa sulla chata a seguito di un commento. Va tutto bene, purché l’oggetto della chata sia sempre e solo attinente all’opera. Nel caso di specie, l’attinenza non può e non deve venire aggirata con invenzioni fantasiose. In quest’ultimo concorso la chata è servita a ben altro e quello che ne è seguito non è stato esemplare.





P.S. 1) Chiedo scusa agli autori di cui ho portato ad esempio situazioni reali ma la cosa è stata voluta solo ed esclusivamente per avvalorare una mia personale opinione, non certo per aprire una discussione o, peggio ancora, una critica nei loro confronti.
2) Con questa mia riflessione rispondo a Marco e ad Andy che hanno confutato con una discussione aperta e garbata un mio precedente post.
 
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view post Posted on 7/1/2013, 11:48     +1   -1
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caro Sergio abbiamo portato in redazione il tuo post precedente e ne stiamo discutendo...logicamente citerò anche questo.
Buona giornata!

 
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ros@ly
view post Posted on 7/1/2013, 12:55     +1   +1   -1




Carissimo Sergio, ti parlo da semplice utente, a seguito ad avvenimenti precedenti, e quindi non sono influenzata e distratta nel mio dire ad un incarico "istituzionale" che volentieri lascio svolgere ad altri...
Conosci la stima che ho x te come persona, innanzitutto, e la stima e la considerazione reciproca, spero, ci ha portato varie volte a scontrarci sul piano dei commenti all'arma bianca, in punta di penna, come si conviene tra scrittori!
Il commento, anche secondo me, dovrebbe sempre lasciare un po' di dolce e un po' di amaro: il dolce sono i modi garbati ed educati di relazionarsi con l'autore del testo... l'amaro può essere l'esprimere la propria personale opinione sul testo stesso - e che non sempre è positiva x il testo -
Il racconto e/o poesia, nel momento stesso in cui viene letto, diviene un po' anche proprietà del lettore che, in quel momento, si appropria (metaforicamente) del brano, lo assimila visivamente, e ne ricava bene o male un carico emozionale... e, x come le intendo io, le emozioni non sono MAI neutre, o sono belle o sono brutte!
Io personalmente riesco ad esprimere, abbastanza chiaramente, nel commentare, la mia posizione al riguardo, e cerco, ma non sempre ci riesco, di relazionarmi con chi mi ha trasmesso l'emozione, sia bella che brutta, spiegando e motivando ciò.
In un sito di scrittura si dovrebbe fare così, purtroppo ciò non accade o accade raramente, e, x svariati motivi il commento diviene un pollicione o, peggio ancora, un'icona scintillante, che avrebbe una maggiore dignità se fosse seguita, casomai, da un commento dignitoso ed onesto, Che ci reputiamo tutti scrittori e/o poeti, ma a volte ho l'impressione di trovarmi in un colorato giardino d'infanzia... Grazie Sergio x avermi dato l'opportunità di esprimere, leggendo il tuo post, la mia opinione/emozione...
 
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view post Posted on 7/1/2013, 13:11     +1   -1
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caro Sergio,io ho sempre detto di non essere capace a formulare commenti articolati...è un mio limite...scrivo, ho sempre scritto e mi dicevano anche bene ( avevo 8 in Italiano al Liceo ), ma non riesco a commentare l'opera di un altro....quindi lascio un segno del mio passaggio in altra maniera....come dice rosy: " il commento diviene un pollicione o, peggio ancora, un'icona scintillante, che avrebbe una maggiore dignità se fosse seguita, casomai, da un commento dignitoso ed onesto".
Devo suicidarmi per questo?
Devo passare oltre senza scrivere nulla?
Non credo...il commento è libero ed io continuo con il mio sistema, piaccia o non piaccia.
Ci sono commenti più lunghi del brano o della poesia che alla fine dicono poco o nulla se non una gratificazione dell'ego di colui/colei che lo stà scrivendo.
buona giornata a tutti
 
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ros@ly
view post Posted on 7/1/2013, 14:07     +1   +1   -1




L'utente che pubblica in un sito però, permettimi cara Ele di dissentire, cerca nel sito stesso, attraverso il commento, una maniera x interagire "verbalmente" coi colleghi scrittori: a scrivere bene si impara anche a scuola, ma a scrivere dei buoni racconti s'impara con la gavetta e l'esercizio.
I siti di scrittura offrono, volendo, anche l'opportunità di allenarsi ed, eventualmente ma non obbligatoriamente, crescere, io cerco questo in un buon sito di scrittura, x tutto il resto c'è facebook...
 
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view post Posted on 7/1/2013, 14:33     +1   -1
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2) Con questa mia riflessione rispondo a Marco e ad Andy che hanno confutato con una discussione aperta e garbata un mio precedente post.

No caro Sergio, la mia non è stata per niente una discussione "aperta e garbata" tuttaltro e me ne dispiaccio, spero tu possa scusarmi.

Il tuo lungo scritto che ho letto con attenzione merita una risposta, che per impegni di lavoro non posso darti nell'immediato.
Spero al più presto di poter dire la mia.
Per i nostri precedenti, spero sia anche per te acqua passata.
 
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bob.n
view post Posted on 7/1/2013, 16:03     +1   +1   -1




Concordo ma, come già più volte ribadito, non sarei in grado di poter giudicare negativamente uno scritto.

1 ) Non ho le capacità ( non sono scrittore/ poeta )
2 ) Amo troppo l'idea dello scrivere per poter ferire chi scrive.

In compenso però, essendo uno che ama imparare, accetto di buon grado una critica costruttiva.
 
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view post Posted on 7/1/2013, 16:08     +1   -1
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Molti luoghi.. nessuno dei quali, in fondo, mi è poi tanto lontano!:-)

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Allora.. Come sempre i testi di Zio Brontolon mi invitano al cimento e io, si sa, se al cimento chiamato non mi sottraggo.. Peggio per chi ha suonato le trombe, poiché io rispondo con le mie campane, seppur rotte! Ahahah!
Allora, seriamente-.
Direi che, dopo io stesso aver scritto tempo fa l'ennesimo pezzullo sull'ars commentandi, concordo, non del tuto, ma in linea di massima con le considerazioni generali offerteci da Sergio.. Impossibile, diciamocelo, scrivere un commento perfetto. Ovvero: per me è perfetto, per chi lo riceve.. dipende: se lo esalto, lo è, se lo sbrano (il brano, intendo!;-) allora sono un imbecille che non sa fare con la sua penna manco nghe nghe!;-)
Siamo, noi scrittori, gente permalosetta, e solo un briciolo di educazione e la dimensione virtuale del Web spesso ci impediscono di imbracciare un Kalashnikov e fare un strage.. Ah, no, non solo questi due elementi: c'è anche il tertium datur, nel senso che, se ammazzassimo i commentatori, poi, vista la scarsità e la penuria di commenti degni di tal nome, magari negativi, poi davvero i brani resterebbero lettera morta.. E in ogni senso! Eheheh!

Ora, tralasciando le bagattelle personali che se entrano in un commento lo snaturano e quindi a me personalmente non interessano tanto che ho sempre cercato e sempre cerco, mi stia simpatico o meno l'autore, di evitare di ricordarne il nome, poiché io cerco sempre di commentare la pagina, non chi l'ha scritta, e di ciò mi faccio un precisissimo dovere, e lo dimostrano i fatti, più che le parole, vorrei invece tornare ancora una volta, visto che probabilmente sarò anche io tra i commentatori e, forse (dipende dal tema) tra i partecipanti anche ai concorsi di questo sito, ove sono ora solo un semplice utente, ergo ho.. mano libera pure più di prima;-) di qeusto oltre che di altri siti, vorrei appunto dire la mia in risposta ad alcuni rilievi tecnici che Sergio rpeziosamente solleva...
Sono, non è cosa nuova, un fiero, fierissimo sostenitore di commenti letterari pieni, corposi, possenti.. ovvio che uno non è tenuto, non essendo il Momigliano o il Desanctis redivivo, a scrivere dei compendi critici al testo, per carità! Anzi, per questa ragione, credo sia molto meglio astenersi dal pretendere di dare un valore erga omnes ai propri soggettivi giudizi.
Io per dire, oggi ho commentato negativamente uno scritot di MCB, ma chi può negare che, domani, entri un altro e dica che qeul lavoro è il capolavoro assoluto della letteratura mondiale?;-)
Non lo so, e non mi interessa. Per me, è poco valido, lo dico ed esprimo, liberamente, un mio parere. Se, invece,c oem mi è capitato erp il racconto di MArilise che ho anche poi votato nella scorsa tornata, mi.. innamoro di un brano, io lo dico e lo esalto finché mi pare, e se non piace il mio agire, poco me ne cale, poiché vedete, non è per disinteresse degli altri, ma solo eprché il mio giudizio è, appunto, mio e solo mio. Gli altri a me sercvono e servono molto,per confrontarmi, ed a questo può essere utile la chata, ma di ciò dirò tra poco, segiuendo lo snodarsi dei temi da Sergio proposti. Quindi e lo ribadisco: mai farsi guidare dall'autore,. A me riesce benisismo devo dire, se uno non è in grado di farlo, io non so che coa dirglil se nonincitarlo acomportarsi secondo qeusta modalità che, credo, sia oggettivamente quella più giusta. Si commenta sempre e solo il brano, non l'autore. Salvo, evident,mente, che se commento Sergio, epr dire, so che posso avventurarmi in maniera più ardita in critiche anche forti e complimenti non meno forti, perché lui, chatatore convinto, sarà lì, pronto a dire la sua e non si adonterà delle mie parole, anche se apsre.. Diciamo che sappiamo giuocarci benino, con le parole entrambi, e dunqeu si chaterà ad armi pari!;-) Chiaro che, se un autore è nuovo, o giovanisismo, cercherò di usar linguaggi differenti, ma qeusto mai importa dla punto di vista eprsonale., E' solo, casmai, un prolema di delicatezzaverso chi, attraverso un commento molto tecnico e magari negativo, ne potrebbe rimanere impressionato e magari perderemmo una penna ancora acerba, ma chissà, degna un giorno del Nobel, nin ze po sapè!;-)
Poi, resta sempre valido il detto: chi si offende è fetente, ma qeusot solo nei casi in cui nel commentare davvero nonsi andati oltre, oggettivamente, e allora lì la cosa merita il duello, ma è un altro dire!;-)

Sull'anonimato: o ho stenuamente battagliato epr mantenerlo e strenuamente mi si è opposto un forte movimento di rifiuto.. Orami, secondo me, qeullo he lo staff, con mio voto contrarissimo, a maggioranza ha deciso, deve rimanere, eprché mi pare che i regolamenti (qui parlo solo di SE, alri casi sono casi a sé, sia chiaro) siano stati scaravoltati e, spesso,a n che disattesi, in troppe occasioni epr cambiarli ancora una volta a così breve distanza dall'ultimo cambia,mento. Non faccio parte dello Staff, ergo dico solo le cose da utente, ma si sa che ho lealmente partecipato anche con regole che noncondividevo e non condivido.. Solo è una qeustione di dignità ed autorevolezza di una redazione che, se non sa manco decidere e mantewnere una sua autonomi,a poi non lamentiamo se va ad incagliarsi dentor al primo scoglio.. e ogni riferimento afatti recenti delal vita reale è del tutto voluto e non casuale, eheheh!
Schewrzo, in ogni caso, rimane che per me anche l'obbligo sel commeto della propria opera aveva uns enso quando si era del tutto anonimi, perché anzi trovo ridicolo che uno sia obbligato al commento della proèpia opera quando tutti sanno che è sua! Ma che è, na cosa de narcisismo, signori miei?;-)
Al contrario, una delel rarissime cose che ha di buono la plaese partecipazione è proprio (ma per me diventa un esercizio meno interessante.. parere personale) la possbilità di confrontarsi con chi te la critica, perché lo fai direttamente e vis a vis. Inutile qui dire eprché a me interessa meno, ma tant'è così stanno le cose, epr me.
Il voto segreto va benone, ma per me, rieto, tutot deve essere anonimo, sennò non abbiamo un concorso, ma un divertissement legttimo ma he andrebbe definito, semmai, concorso non concorso, coem qeullo epr la poesia da mettere in HP proposto a tempo suo da Nicky e vinto poi da Ferbat, epr fare un esempio.. E' una cosa diversa da un concorso, ma allora sta bene così.

I voti nuemerici, lo sapete, mi disgustano e mi rfiuterei di dovlerli mettere epr forza. Ma se così fossero le regole e decidessi di partecipare, non potrei che accettarli. Perché ragazzi, mettiamoci in testa, e ve lo dice uno che per anni ha gestito concorsi, costretto a subire offeso d'ogni genere, comprese molte illazioni sul lavoro svolgto dalla mia povera genitrice;-) Ma semrpe e comunque, moliticamente, io sono andato, insieme a chi lavorava con me per la realizzazione di uno svago, senza esser mai pagati, nevvero sono semrpe andato epr la mia strada, eprché gli utenti, me compreso, suggeriscono, e redatori decidono, qesuto sia sempre molto chiaro epr tutti.
Ora, come suggerimento, io sono appunto contrario, perché qeui numeretti asettici fanno più male che bene. Io do un tre, uno un nove.. e che cacchio!
Invece, se io commento, spiego, elaboro pensieri, allora forse si capisce meglio e il voto numerico non serve più, diviene pleonastico, capite il mio pesniero?
A che sefve dare un due se ho stroncato il racconto con mezzi tecnico espressivi molto chiari? A che serve dare un nove se ho eslatato qeullo scritot dicendone ogni bene? Inutile e riduttivo, nonché arma feroce, freccia a vvvelenata per chi, al contrario di me, usa il voto per vednette e cattiverie varie, oppure epr lcchinismi che abbiam visto purtroppo e che mi han disgustato perfino più della èperfidia, a volte. Parlo di qui, ma parlo di ogni sito.. Capita, e capita purtroppo nelal vita reale, per cui dico un no secco ai voti numerici. Il mio parere conta quanto il due di coppe quando regna bastoni, ovvio, ma insomma, se stimolato, poi reagisco e i rotoloni regina ai miei del MAr Morto ci fanno un baffo, nevvero?:-)

Sui pareri di altri, ho già accennato.. a volte li leggo prima di dir la mia, altre no. A volte mi sono utili a chiarirmi meglio il pensiero, altre non mi servono affatto.. nonci sono regole, epr me in materia, ergo non do coem assuntoassoluto la necessità di leggere gli altri prima di me, come non demonizzio chi lo fa. Dipende dai gusti, dai momenti... dalla difficioltà che ho di dare un giudizio chiaro.. Insomma, dipende, appunto.

Sullo sperticato piacere nel leggere, io non accetto diktat né in un senso né nell'altro. Se una cosa mi piace da moriere,lo dico e non intendo ragioni. Nesusnio può mettermi la mordachia se intendo elevare a capolavoro un brano che ad un aòlro non piace.. ognun per sée Dio per tutti, ma io, non essendo, Io Santo, il Padreterno, se permetti, Sergio, posso sperticarmi quanto mi pare e piace, in un comento. Semmai, e dico semmai, in caso di giudizio negativo proverò, entro limiti di accettabilità, a non dare proprio giudizi tranchant e ad usare, erp pura educazione, eprole limitate, diremo così. MA se mi piac euna cosa, perdonami, ma lasciamela incensare finché mi piace, nhe?
A me, se mi vuoi dire che sono tanto bravo da meritare il Pulitzer, non mi fa mica schfo e ospetto che se ti dicessi che ti emriti il Nobel, tu non ti offenderesti.. Io un poco, eprché andrei in compagnia di Fo, e qeullo propio non mi andrebbe giù, ma ti apprezzerei istess, giuro che ti apprezzerei! Ahahah!

La chata, qui dentro è già stata molte volte osteggiata e limitata oltre misura e se io e altri pochi nonci fossimo battuti epr ripristinarla, sarebbe stata da tempo messa al bando, non lo dimentichiamo.
Anzi, non escludo infuturo lo sarà, ma qeusot riguardadecisioni non più afferenti al sottoscritto, ergo, come alfiere della chata, dico soo che non posso essere cocnorde con te, perché o una cosa è chata o non lo è. Se è chata, allora non vedo nuklla di amle se, per sesmpio ecome è capitato parlando di tappeti si finisce ppio per parlar di cocciniglie e di lì di pesticidi e di lì di ogm e di lì di filosofia e di lì di mele e pere e di lì di droga e di lì di terrorismo ed infine nuovamente di tappeti, erpo dire;-)
La chata limitata non è chata, è altro. Legititmo, ma altro. La chata, se tale è, deve vivere di una vita propria, di momenti creativi liberi e più o meno intelligenti ed interessantil, Io ho condotto chate epr cento e più commenti e non sono mai trovato male e così nonci sion trovati gli autori, anzi, più c'etrano interventi, più gli autori congolavano, creedimi!
poi, ognuno hai i suoi gusti e qui si pole decidere di toglierla del tutto. Io, se mai dovessi riorganizzare un cocnorso, la metterò, semrpe e comunque, come libera e delizioso contorno al concorso e ai commentiu,. Semmai, e qui saei ferreo, obbligherei il primo commento all'irnerenza stratta, al giudizio sul concorso e poi libera chata in libero sito!;-)
Solo ilprimo commento, epr rispetto dell'autore, deve essere assolutamente stretto al testo, qeusto sì, è fondamentale, perché ho visto polemiche e chate più o meno intelligenti essere postate senza due righe sul testo, e questo sì è molto grave, tanto che l'ho semrpe rilevato, quio come da altre parti.

Sul discorso delel icone, emoticons, e tutto il resto, ognuno, come dice imperiosamente E>le, fa come gli pare, ma resta per me un dovere e dico dovere, sforzarsi per dare un minimo di gratificazione all'autore, Pollicioni servono ad altro, e klti sono contrari eprché ormai son diventati coem i voti su scrivi, mezzi di pressione ericatto, o giù di lì. Le emtocons eccetera, le ritengo qeulm che dice Rosy: utili se si acocmpagnano al comemn to, sennò una cosa senza senso e anche piuttosto antipatica, ma ognuno agisce come gli pare, ovvio.
Io, per me, ricordo soo che, dopo aver tanto rpegatol, alal fine Nonnsantissima, ossia Rita, ci si è messa di buzzo buono e adesso scrive fior di commenti. Quindi.. SI'- PUO'-FARE! oh yeahhhhh!:-)

Detto ciò, magari mi son perso un po' di cose e casomai fammi memoria, he cerco di risponderti, anches e si sa, io...
Beh, io non so mica commentare, erp cui....
da Andy

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Edited by AndreaEmiliani - 7/1/2013, 16:14
 
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view post Posted on 7/1/2013, 16:08     +1   -1
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Risolto i problemi di cantiere rieccomi...

In questo sito ci sono finito per caso, come sapete attirato dalla sezione delle Arti Visive. La mia passione è la pittura
Quindi non avendo dimestichezza nel campo letterario posso solo cercare di fare un confronto con l’arte pittorica, che per molti versi dal mio punto di vista ha molta attinenza con la letturatura. Mio padre sosteneva il contrario, per lui un quadro era cosa ben diversa di un racconto, ma lui dipingeva ed io no, quindi, come fruitore interpreto in piena libertà ed assimilo uno scritto ad un dipinto.
Tutti sperano che il loro pezzo piaccia, che sia scritto bene, che tocchi le corde giuste, che riceva consensi, ma tutto questo non basta, si cresce solo se con onestà si accetta sia la critica positiva, sia quella negativa, occorre anche che, la critica sia onesta e non strumentale a risentimenti personali.
Come scritto da Sergio un mi piace, un poliicionare (non volermene Electra), o un non mi piace,non basta, non è edificante, occorre portare insieme al giudizio l’argomentazione a supporto del commento.
Nel campo dell’arte sia quella professionale sia quella dei dilettanti non è necessario essere dei professionisti per esprimere un giudizio, basta un poco d’impegno.
Di un pezzo si puo amare tutto o niente, quello che conta è spiegarlo per l’autore ed anche per gli altri che a loro volta possono sviluppare le argomentazioni su un piano di dialettica costruttiva e non come certi casi che hanno generato baruffa, dove io stesso ho predicato bene e razzolare male…
Puo’ benissimo capitare anche che, di un pezzo alcune cose siano in comunione con noi ed altre no, puo’ benissimo capitare che scrivendo ci si perda per strada, un commento non farebbe altro che far ritrovare la via.
Inoltre meglio scrivere anche solo due righe che non scrivere nulla, chi scrive si aspetta qualcosa in cambio non ricevere nulla è scoraggiante.
Electra, quando leggi provi delle emozioni, possono essere positive, negative, o indifferenti, quello che conta è trovare le parole giuste per spiegare quello che un pezzo ti trasmette, così come fosse un quadro, e posso garantirti che è molto più facile commentare un pezzo, che un quadro…basta provare…ci provo io non vuoi farcela tu ?
Per tutto il resto, sia sulla questione dei voti, dell’anonimato o no, non so che dire alla fine quello che conta è che il voto sia onesto, penso che sia in palese ,che in anonimato ci possano essere dei brogli. Quando servono troppi regolamenti e perchè le persone non seguono un percorso etico, ed allora fatta la legge trovato l’inganno.
Un’altra cosa, il forum è parte di noi ma non è noi, quindi puo’ capitare di avvicinarci di rovescio per personali motivi che nulla hanno a che vedere con il forum stesso, a me è capitato, in due casi con due utenti sono stato particolarmente sgradevole, me ne dispiaccio, e spero non me ne vogliano più di tanto…
Il forum dovrebbe essere un luogo sereno, un luogo di confronto amichevole, oltre che un sito anche un sereno appuntamento quotidiano, un caffè, da condividere tutti insieme…una retorica utopia, forse, ma mi piace pensarlo
 
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view post Posted on 7/1/2013, 17:10     +1   -1
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".....Sul discorso delel icone, emoticons, e tutto il resto, ognuno, come dice imperiosamente E>le, fa come gli pare, ma resta per me un dovere e dico dovere, sforzarsi per dare un minimo di gratificazione all'autore, Pollicioni servono ad altro, e klti sono contrari eprché ormai son diventati coem i voti su scrivi, mezzi di pressione ericatto, o giù di lì. Le emtocons eccetera, le ritengo qeulm che dice Rosy: utili se si acocmpagnano al comemn to, sennò una cosa senza senso e anche piuttosto antipatica, ma ognuno agisce come gli pare, ovvio. "

Appunto !

 
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ros@ly
view post Posted on 7/1/2013, 17:45     +2   +1   -1




Entro, facendo un copia-incolla del commento precedente, irruente e caparbia come sempre, dell'APPUNTO in rosso, grassetto, e centrato. Carattere grafico particolarmente usato dall'admin nella sua veste "ufficiale...
Il fatto è che in questa discussione non c'è nulla da osteggiare ufficialmente: è una semplice discussione tra semplici utenti che, semplicemente, e in tono normale, stanno discutendo di commenti e non, di commenti e similari, su come si giunge a un commento veramente costruttivo e che sia interessante anche x il commentato...
mi pare poi che la discussione venga svolta in maniera educata e civile, e in adeguata sede, com'è appunto il Caffè Letterario, luogo dove si può esulare dal contesto proprio del sito di scrittura. Anche se l'attuale chata è invero un esercizio di penna/tastiera notevolissimo e degno di essere letto e commentato con entusiasmo e partecipazione.
Il copia-incolla e appunto quell'APPUNTO, in rosso grassetto e centrato, è un modo, ritengo, di interrompere la bella serata quando il padrone di casa è stanco e disgustato, e di mettere alla porta gli ospiti/utenti, senza possibilità di bere il classico bicchiere della staffa, e, ancora prima di scender le scale, sentire il tonfo della porta sbattuta precipitosamente... Spero di sbagliarmi, ma questo è quel che ci ricavo io da quell'APPUNTO, in rosso grassetto e centrato!
Il punto esclamativo finale l'ho visto dopo...
 
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view post Posted on 7/1/2013, 18:15     +1   -1
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Oltre l'Emozione

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come al solito sbagli nelle tue interpretazioni, sai perfettamente che io ho sempre scritto in rosso, grassetto e centrato ed adesso basta veramente di puntarci contro le mitragliatrici....avete deciso voi di andarvene e nessuno vi ha cacciato fuori...è mai possibile che non si possa rimanere amici, a questo riguardo ti ringrazio per avermi risposto al tuo post....ma forse ti è sfuggito il mio saluto!
Ciao!

 
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ros@ly
view post Posted on 7/1/2013, 18:31     +2   +1   -1




Come al solito sbaglio io, ma non avevo dubbio alcuno di ciò. Se la mia partecipazione alla vita e alla movimentazione del sito non è gradita, no è un problema... Se si pensasse più a commentare, e rimango in argomento con la discussione, e meno a riprendere gli utenti inopportuni, forse allora SE sarebbe un sito di SCRITTURA VERA! Assolutamente tranquilla e serena nel mio nuovo ruolo di utente: si riesce a vivere lo stesso... semplicemente!
 
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view post Posted on 7/1/2013, 18:43     +1   -1
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Oltre l'Emozione

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gli utenti si riprendono quando lanciano frecciatine o, ancor peggio, offendono....comunque io la chiudo qui.
Ariciao!

 
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view post Posted on 7/1/2013, 19:14     +1   +1   -1
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Emozione Infinita

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ROMA, ANCHE SE A NAPOLI HO LASCIATO IL MIO CUORE.

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BENE, SONO FELICIE CHE ELCTRA, SI SFORZI DI COMMENTARE E DI RISPONDERE ALLE DISCUSSIONI CHE SONO L'ANIMA DEL SITO. NON CI CREDEVO ALLA STORIA NON CI RIESCO, NON LO FACCIO, NON E' DA LEI. QUINDI ANCHE SE IL COMMENTO PERFETTO NON ESISTE, LA VOGLIA DI CERCARE DI DIALOGARE, CON SERENITA' ED UMILTA' C'E' E SI SENTE.

TORNANDO A SERGIO, SONO CONCORDE SUL COMMENTO OBBLIGATORIO, COMUNQUE E SEMPRE, COMMENTO DI PAROLE CHE APPUNTO NASCONO DA UNA RIFLESSIONE SUL BRANO LETTO, TUTTI POSSIAMO SCRIVERE UNA PICCOLA FRASE.
NON SONO CONCORDE CON IL VOTO NUMERICO, LO VEDO RESTRITTIVO E POTREBBE FAR SCATURIRE MOLTE PIU' DIATRIBE CHE UN COMMENTO SCRITTO IN PAROLE.

IO SONO PER IL VOTO ANONIMO ED ANCHE NEL POSTARE ANONIMAMENTE LE OPERE, C'E' PIU' GUSTO A NON SAPERE CHI SCRIVE, C'E' PIU' GARA.
TUTTO QUESTO E' SEMPRE IL MIO UMILE PUNTO DI VISTA, SEMPLICE E SINCERO.
 
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22 replies since 7/1/2013, 11:33   466 views
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