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GESU' di Giovanni Pascoli

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view post Posted on 30/3/2018, 11:33     +1   +1   -1
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Emozione Grande

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GESU' di Giovanni Pascoli


E Gesù rivedeva, oltre il Giordano,
campagne sotto il mietitor rimorte:
il suo giorno non molto era lontano.

E stettero le donne in sulle porte
delle case, dicendo: Ave, Profeta!
Egli pensava al giorno di sua morte.

Egli si assise all’ombra d’una meta
di grano, e disse: Se non è chi celi
sotterra il seme, non sarà chi mieta.

Egli parlava di granai ne’ Cieli:
e voi, fanciulli, intorno a lui correste
con nelle teste brune aridi steli.

Egli stringeva al seno quelle teste
brune; e Cefa parlò: Se costì siedi,temo per l’inconsutile tua veste.

Egli abbracciava i suoi piccoli eredi:
– Il figlio – Giuda bisbigliò veloce –
d’un ladro, o Rabbi, t’è costì tra’ piedi:

Barabba ha nome il padre suo, che in croce
morirà. – Ma il Profeta, alzando gli occhi,
– No –, mormorò con l’ombra nella voce;

e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.



bellissima lirica pascoliana, in cui l'autore trasmette la sua particolare malinconica sensibilità ad un Gesù consapevole di quello che lo attende a breve (l'ombra nella voce, le campagne rimorte, il giorno non lontano della sua morte), ma tenerissimo verso i bambini, tutti innocenti, anche il figlio del ladro, e tutti accolti, anche se gli sciupano la veste inconsutile, perciò preziosa
 
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