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Pleiadi...tra astronomia e mito

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view post Posted on 2/11/2009, 06:53     +1   -1
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Oltre l'Emozione

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Le Pleiadi sono figure della mitologia greca, nate sul monte Cillene.
Sono sette sorelle, figlie di Atlante (figlio di Giapeto e di Climene ) e di Pleione. (figlia dell’Oceano e di Teti ).


I loro nomi erano:


• Alcione : Nettuno la rese madre d’ Aretusa e Apollo d’Eleutera.
• Celeno : Sposò Poseidone e fu da lui resa madre di Lico, Nicteo, Euripilo e, forse, Tritone. Secondo alcune leggende era anche la madre di Deucalione, avuto da Prometeo.
• Elettra : Dall'amore con Zeus nacque Dardano, il capostipite della dinastia di Troia.
• Maia : Dalla sua unione con Giove nacque Mercurio. Si dice che Maia, simbolo della primavera o della fertile stagione delle piogge (qualcuno afferma che il mese di maggio, in latino Maius, derivi proprio da questo nome) fosse la più bella delle Pleiadi e che insieme alle sorelle venne trasformata in una stella.
• Merope : Sposò Sisifo, re di Corinto, dal quale ebbe Glauco come figlio. Ovidio la indica come la stella meno brillante nella costellazione delle Pleiadi, in quanto l'unica ad aver sposato un mortale (Fasti, 4).
• Asterope
• Taigete da essa e da Zeus nacque Lacedemone.
Il mito narra che furono trasformate prima in colombe e poi in stelle da Orione.
Si dice di Merope che brilla in cielo meno delle sue sorelle perché è l'unica ad aver sposato un mortale (Sisifo).

Le Pleiadi, conosciute anche con il nome di 'Sette Sorelle' oppure di 'Gallinelle' sono note fin dall'antichità; infatti le cita Omero nell'Odissea e ne parla la Bibbia nel libro di Giobbe. I loro nomi, introdotti dal poeta greco Arato vissuto nel terzo secolo a.C., sono Alcione (la più luminosa), Maia, Merope, Elettra, Taigete, Asterope, Celeno e corrispondono alle sette mitiche figlie di Atlante. Nel XVI secolo sono stati aggiunti i nomi dello stesso Atlante e di sua moglie Pleione.
Secondo un mito raccontato da Igino (I secolo d.C.) un giorno Pleione e le figlie, mentre stavano attraversando la Beozia, furono aggredite dal gigante Orione che voleva possederle oppure, secondo un’altra versione del mito, sedurre la madre. Le ragazze riuscirono a sfuggire all’agguato ma da quel giorno cominciò un lungo inseguimento da parte dell’infuriato Orione fino a quando Zeus, impietosito, le trasformò in stelle. Stessa sorte toccò poi al gigante il quale continuò l’inseguimento in cielo.
Secondo un’altra leggenda, tramandataci da Apollodoro (II secolo a.C.), tutte le Pleiadi si unirono in matrimonio ad altrettante divinità generando altri dei ed eroi tranne Merope che invece sposò un mortale, Sisifo, generando Glauco. La trasformazione in stelle fu un premio per la loro saggezza.
Per quanto riguarda il nome c’è chi lo fa derivare da ‘pléin’, navigare, poiché le Pleiadi indicavano dopo l’inverno l’inizio della stagione idonea alla navigazione; chi invece lo fa derivare da ‘pléion’, più, poiché sono numerose e chi ancora da ‘péleiades’, stormo di colombe, poiché prima di diventare stelle Zeus le avrebbe trasformate in questi uccelli per potere sfuggire più facilmente all’inseguimento di Orione.
Le Pleiadi diventarono astronomicamente importanti intorno al 2.500 a.C. poiché il loro sorgere eliaco avveniva in corrispondenza dell’equinozio di primavera che, presso gli antichi popoli della Mesopotamia, rappresentava l’inizio dell’anno.
Nel I millennio a.C. l’apparire delle Pleiadi nei cieli primaverili del mattino indicava agli antichi naviganti l’inizio della stagione idonea alla navigazione mentre la loro scomparsa nei cieli serali autunnali segnalava che era giunto il momento di lasciare le navi nei porti.
Oggi le Pleiadi cominciano ad apparire nei cieli del mattino in agosto, sono ben visibili in prima serata in inverno e annegano nelle rossi luci del tramonto in maggio.
Nel mondo ci sono tante leggende di antropologia culturale in cui si parla delle Pleiadi. Nella mitologia greca, le Pleiadi sono le sette figlie di Atlante e Pleione e si chiamano Alcione, Merope,
Elettra, Celeno, Taigeta, Maia e Asterope. Atlante e Pleione sono le stelle vicine e molti templi greci venivano orientati in relazione al sorgere e al tramontare delle Pleiadi. Il termine “Pleiadi”, scritto con
una “e” in più, in greco ha il significato di “Colombe”. Il più antico riferimento alle Pleiadi è
probabilmente quello che risale al 2357 a.C. nella letteratura astronomica cinese. Per le tribù agricole dell’emisfero settentrionale, il percorso delle Pleiadi indica l’inizio e la conclusione delle stagioni della
crescita.
Probabilmente la leggenda delle Pleiadi più famosa della tradizione dei nativi americani è la storia della
Torre del Diavolo in Wyoming, una roccia vulcanica che la tribù locale dei Kiowa chiama Mateo
Tepe. Si racconta che un tempo sette fanciulle si accamparono vicino al fiume in una regione famosa
per la presenza di un grande numero di orsi. Uno degli orsi iniziò ad inseguire le fanciulle che si inginocchiarono a pregare per chiedere aiuto agli dèi. Il terreno venne fatto salire sino al cielo. L’orso, tentando invano di seguirle, colpì con una zampata un fianco della roccia, lasciando una traccia visibile
sulla Torre. Per proteggere le fanciulle il Grande Spirito permise loro di restare in cielo come le sette
sorelle, le Pleiadi.
I Giapponesi chiamano Subaru la costellazione delle Pleiadi, mentre in Sanscrito si chiama Krittikas.
Per alcune tribù aborigene dell’Australia è Makara, ed erano al corrente del suo collegamento con la costellazione di Orione.Gli Aztechi la chiamavano Tianquiztli che significa “il luogo di incontro” ed era considerata un segno importante della continuazione della vita: a mezzanotte, ogni 52 anni
appariva proprio sopra di loro e assicurava gli antichi americani che il mondo non sarebbe finito.
Gli Aztechi, ogni 52 anni, effettuano una speciale cerimonia religiosa che si chiama la Danza del Nuovo Fuoco (anche detta la Cerimonia del Nuovo Fuoco) per assicurare il movimento del cosmo
e la rinascita del sole. Questo ciclo di 52 anni corrisponde anche al calendario religioso di 260 giorni (Tonalpohuali in azteco, o Tolkin in maya) quando si sovrappone al calendario civile (Xiupohuali in azteco, o Haab in maya). Ogni 52 anni solari Haab (73 anni Tolkin) questi calendari coincidono; quello che a volte gli Aztechi chiamavano la Rotazione del Calendario. Si diceva che questo ciclo iniziasse quando le Pleiadi attraversavano il quinto punto cardinale o zenith del cielo a mezzanotte.
A volte le Pleiadi sono al loro zenith sull’America Centrale e, al tempo stesso, questo allineamento entra in piena congiunzione con il sole (come vedremo nuovamente nel XXI secolo). Inoltre, due cicli
di 52 anni (104 anni) si coordinano con un ulteriore allineamento con Venere (simbolo della forma creativa femminile su scala locale).
Si ritiene che la Piramide del Sole a Teotihuacan, fuori da Città del Messico, sia in allineamento con le Pleiadi in quanto il suo lato occidentale e molte delle vie circostanti si rivolgono in direzione del tramonto delle Pleiadi alla mezzanotte della notte della loro massima altezza. Anche i Maya avevano un religioso rispetto per le Pleiadi e sapevano che nella zona di Chichen Itza, durante l’equinozio di primavera, il Sole proiettava un’ombra a forma di serpente sulla scalinata del lato nord della piramide
di Kukulcan. Alcuni studiosi hanno calcolato che a circa 60 anni dall’apparire di quell’ombra, quando il sole raggiunge il suo zenith sulla piramide a mezzogiorno (20-23 Maggio), c’è un ulteriore
allineamento diretto con le Pleiadi. L’allineamento delle Pleiadi con il sole potrebbe essere in diretto collegamento con Quetzalcoatl, il serpente piumato che è venuto per portare al pianeta una saggezza superiore.
Anche gli antichi Egizi indicarono le Pleiadi come una divinità femminile, molto probabilmente Neith, la “madre divina”, oppure Hathor, che prese le sembianze di una mucca (che portava il seme della vita). Gli esperti di piramidi che hanno lavorato in Egitto negli ultimi dodici anni hanno trovato dei testi da cui emerge la venerazione degli Egizi per le Pleiadi che venivano considerate un sistema stellare divino superiore, specialmente Alcione, la sua stella più luminosa.

 
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ros@ly
view post Posted on 3/11/2009, 09:46     +1   -1




talvolta, guardando il cielo stellato, ci emozioniamo...
non capita spesso di alzare gli ocche al cielo, ma quando succede, e ci sono le stelle, sfugge un ohhh di meraviglia...
e è bello sapere che anche le stelle hanno un nome e una storia infinita come la loro luce!
 
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1 replies since 2/11/2009, 06:53   1757 views
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