semplici.emozioni

Posts written by renatag

view post Posted: 29/8/2017, 23:33     +1Linus e amici..... - Umorismo & Satira
eh, dovremmo farlo anche noi, stasera ... ore 0,32... 29 gradi ...
view post Posted: 16/8/2017, 11:42     +1Perché scrivo - Welcome...
ben arrivata! scrivere è anche condividere i propri sogni, i propri pensieri, i propri desideri
view post Posted: 27/7/2017, 23:00     ESTATE - Poesia d'autore
Improvvisamente fu piena estate.
I campi verdi di grano, cresciuti e
riempiti nelle lunghe settimane di piogge,
cominciavano a imbiancarsi,
in ogni campo il papavero lampeggiava
col suo rosso smagliante.
La bianca e polverosa strada maestra era arroventata,
dai boschi diventati più scuri risuonava più spossato,
più greve e penetrante il richiamo del cuculo,
nei prati delle alture, sui loro flessibili steli,
si cullavano le margherite e le lupinelle,
la sabbia e le scabbiose, già tutte in pieno rigoglio
e nel febbrile, folle anelito della dissipazione
dell’approssimarsi della morte
perché a sera si sentiva qua e là nei villaggi il chiaro,
inesorabile avvertimento delle falci in azione.
Adesso i tigli sono rifioriti davvero e la sera, quando
comincia a far buio ed è finito il faticoso lavoro,
giungono le donne e le fanciulle, salgono in cima alle scale
appoggiate ai rami e riempiono un cestino di fiori di tiglio.
Dai vecchi alberi, attraverso le tiepide sere estive,
giunge sempre un profumo dolce come il miele…
I bambini cantano giù sulla spiaggia e giocano con le
girandole di carta rossa e gialla… Nella polvere rosso-
-dorata della strada, api e bombi ronzano in cerchi
diffondendo una dorata risonanza.
(Herman Hesse)
view post Posted: 27/7/2017, 01:03     +1STABAT NUDA AESTAS - Poesia d'autore
Primamente intravidi il suo piè stretto
scorrere su per gli aghi arsi dei pini
ove estuava l’aere con grande
tremito, quasi bianca vampa effusa.
Le cicale si tacquero. Più rochi
si fecero i ruscelli. Copiosa
la resina gemette giù pe’ fusti.
Riconobbi il colùbro dal sentore.

Nel bosco degli ulivi la raggiunsi.
Scorsi l’ombre cerulee dei rami
su la schiena falcata, e i capei fulvi
nell’argento pallàdio trasvolare
senza suono. Più lungi nella stoppia,
l’allodola balzò dal solco raso,
la chiamò, la chiamò per nome in cielo.
Allora anch’io per nome la chiamai.

Tra i leandri la vidi che si volse.
Come in bronzea mèsse nel falasco
entrò, che richiudeasi strepitoso.
Più lungi, verso il lido, tra la paglia
marina il piede le si torse in fallo.
Distesa cadde tra le sabbie e l’acque.
Il ponente schiumò nei sui capegli.
Immensa apparve, immensa nudità.


Suggestiva lirica della raccolta "Alcyone", ispirata, come le altre, probabilmente, da un'estate trascorsa in Versilia insieme ad Eleonora Duse. La figura femminile che appare e che si fonde con la natura circostante è la metafora dell'estate stessa che sta giungendo che viene salutata dll'allodola e dal poeta. Nei versi finali la fusione donna-estate-natura è completata: il corpo steso sulla sabbia, i capelli che si allargano nell'acqua, la nudità che diventa immensa per il panismo che esalta la natura come un gigantesco corpo.
view post Posted: 10/5/2017, 23:37     VOCALI di Arthur Rimbaud - Poesia d'autore
A nera, E bianca, I rossa, U verde, O blu: vocali,
io dirò un giorno le vostre nascite latenti:
A, nero corsetto villoso delle mosche lucenti
che ronzano intorno a fetori crudeli,
gonfi d'ombra; E, candori di vapori e di tende,
lance di ghiacciai superbi, re bianchi, brividi di umbelle,
I porpora, sangue sputato, riso di labbra belle
nella collera o nelle ebbrezze penitenti;
U, cicli, vibrazioni divine dei verdi mari,
pace dei pascoli seminati di animali .pace di rughe
che l 'alchimia imprime nelle ampie fronti studiose
O, suprema Tuba piena di stridori strani,
silenzi solcati dai Mondi e dagli Angeli:
O l'Omega, raggio violento dei suoi occhi.

(Arthur Rimbaud, Poesie)

Il sonetto, scritto da Rimbaud nel 1872, è caratteristico del simbolismo dell'autore, che si richiama a Corrispondenze di Baudelaire per evocare non una realtà ben definita e precisa, ma immagini indefinite, mutevoli, molteplici, sfumate e lontane tra loro. Sono i suoni ad evocare questa molteplicità di immagini che si affastellano senza legame logico, suoni che diventano simboli, quindi fonosimbolismo. Il suono di una vocale evoca immagini diverse, accostate con la metodica dell'analogia, che fa loro assumere misteriosi significati. Il sonetto in parte può apparire oscuro, proprio per la voluta alogicità delle immagini suscitate dal suono delle diverse vocali.
Lo scapigliato italiano Igino Ugo Tarchetti imiterà questo sonetto, ma in maniera molto semplificata, legando ad ogni vocale un'emozione suscitata dal suo suono.
view post Posted: 5/5/2017, 09:41     SAPIENZA di Giovanni Pascoli - Poesia d'autore
Sali pensoso la romita altura
ove ha il suo nido l'aquila e il torrente
e centro della lontananza oscura
sta, sapiente.
Oh! scruta intorno gli ignorati abissi:
più ti va lungi l'occhio del pensiero,
più presso viene quello che tu fissi:
ombra e mistero:

Per il poeta, schivo e solitario, rifiutato dalla vita per la tragedia che ha distrutto la sua famiglia (l'uccisione del padre, la morte della morte dopo soli due anni, quella dei fratelli più grandi poco dopo, la dispersione in collegi per orfani dei fratelli e sorelle rimasti),
sopravvivere al dolore è rifugiarsi sulla "romita altura" dove stare, "sapiente". Ma tanto più in alto sale il sapiente, tanto meno aumenta la sua conoscenza del mondo che lo circonda e del perché del male: aumentano, anzi, sempre più, l' "ombra e mistero". L'esistenza e i suoi perché sono misteriosi, la vita è dolore e male, l'unico rifugio e protezione è offerto dal nido-casa-famiglia, caldo e confortevole, cheripara dalle tempeste, anche se è fragile e può essere distrutto dalla malvagità degli uomini, mentre la natura è buona e saggia. Per questo nelle liriche pascoliane sono quasi assenti le figure umane e abbondano, invece, piante, alberi, cespugli, fiori e animali, uccelli, soprattutto, che volano liberi al di sopra del mondo abitato uomini.





view post Posted: 29/4/2017, 00:16     +1A MIA FIGLIA di Umberto Saba - Poesia d'autore
A MIA FIGLIA

Mia figlia
mi tiene il braccio intorno al collo, ignudo
ed io alla sua carezza m'addormento.
Divento
legno in mare caduto che sull'onda
galleggia. E dove alla vicina sponda
anelo, il flutto mi porta lontano.
Oh, come sento che lottare è vano!
Oh, come in petto per dolcezza il cuore
vien meno!
Al seno
approdo di colei che Berto ancora
mi chiama, al primo, all'amoroso seno,
ai verdi paradisi dell'infanzia,

Poesia dal signfiicato complesso, prima delle Tre poesie alla mia balia, del 1929-31. I versi iniziali sembrano disegnare una normale scenetta di vita familiare: una bimba si addormenta in braccio al papà, col braccino attorno al suo collo e il papà, a sua volta, si addormenta con lei. Ma alla serenità apparente di questo abbraccio si contrappone, subito dopo, l'angoscia del sogno, pregno di significati psicoanalitici. Al poeta sembra, nel sogno, di essere un legno che galleggia sulle onde e che non riesce ad opporsi alla forza dei flutti, tanto che più desidera approdare alla riva, più le onde lo portano lontano. L'acqua può significare la corrente inesorabile della vita, che ci trascina anche dove non vorremmo. Il poeta dice che sente che è vano lottare, vano opporsi agli eventi. Nei versi successivi questo abbandono al destino assume l'aspetto di una regressione: la dolcezza che sente è il poeta è dovuta al ritorno all'infanzia,ai suoi verdi paradisi, alla sicurezza costituita dal seno della balia che lo chiama ancora col diminutivo Berto, il primo amoroso seno, il primo amore di un bambino che da quel seno riceve nutrimento, sicurezza, calore.
view post Posted: 24/4/2017, 23:59     +1un po' di glossario di retorica - Matita rosso-blu
ANAFORA (dal greco anà+phero = porto di nuovo) è la ripresa, all'inizio di due o più versi, della stessa parola o di un gruppo di parole (es: ...Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende ...Amor ch'a nullo amato amar perdona ... (Dante, V Inferno) - .. così come ci son formiche rosse/così come ci son formiche nere ... (G- Gozzano, La signorina Felicita)

EPIFORA (epi-phorà= aggiunta) è il contrario dell'anafora: quando una singola parola o gruppi di parola si ripetono al termine dei versi (es. la parola stelle a conclusione delle tre cantiche della Divina Commedia - il verso chiù nell' Assiuolo del Pascoli, che si ripete tre volte, sebbene la prima sia "una voce dai campi", la seconda "un singulto", la terza "un pianto di morte" o il "di diman non v'è certezza" del Trionfo di Bacco e Arianna, canto carnascialesco di Lorenzo de' Medici)
view post Posted: 24/4/2017, 23:43     Testa a destra - Matita rosso-blu
La domanda è mal posta e non si capisce cosa tu voglia sapere. Intendi qual'è la parte variabile di questi nomi composti? per controappello lo è appello, per centrotavola nessuna della due, per parapioggia nessuna delle due parti, lavamano, invece, può diventare lavamani. Ma i plurali dei nomi composti sono sempre una questione controversa e complicata
view post Posted: 24/4/2017, 23:37     +1MODIGLIANI a Palazzo Ducale a Genova - Mostre ed Eventi in corso
Si è aperta la mostra a Palazzo Ducale dedicata al grande Amedeo Modigliani, che io visiterò, con come guida già prenotata, la mia collega Mariarosa, bravissima, il 28 maggio.
Bellissimo, povero, malato di tisi, morto a poco più di 30 anni, seguito nella morte dalla compagna Jeanne, che si suicida dopo pochi giorni pur essendo incinta ... ci sono tutti gli ingredienti di un non poète maudit, ma peintre maudit ... Il fascino di Modigliani è anche in questa vita infelice, da vera bohème, con finale tragico da melodramma.
Non ho visto il catalogo della mostra e non so, quindi, quali e quante opere siano esposte, se non un celeberrimo nudo che destò scandalo all'epoca, ma pregusto l'attesa di questa visita ... a 10-12 anni provavo a copiare i visi di Modigliani a tempera o acquarello ed era allora il mio pittore preferito, più ancora degli amati impressionisti ...
view post Posted: 24/4/2017, 23:25     CORRISPONDENZE di Charles Baudelaire - Poesia d'autore
CORRISPONDENZE

La Natura è un tempio dove incerte parole
mormorano pilastri che son vivi,
una foresta di simboli che l’uomo
attraversa nel raggio dei loro sguardi familiari.
Come echi che a lungo e da lontano
tendono a un’unità profonda e buia
grande come le tenebre o la luce
i suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi.

Profumi freschi come la pelle d’un bambino,
vellutati come l’oboe e verdi come i prati,
altri d’una corrotta, trionfante ricchezza
che tende a propagarsi senza fine – così
l’ambra e il muschio, l’incenso e il benzoino
a commentare le dolcezze estreme dello spirito e dei sensi.

G (C. Baudelaire, Poesie e prose, a cura di G. Raboni, Mondadori, Milano 1973)

E' la poesia-manifesto del simbolismo, non solo baudelairiano, ma europeo. Il mondo materiale è descritto come una foresta di simboli, che rimandano ad un'altra realtà, quella del mistero che avvolge il cosmo e quella sepolta nell'inconscio di ognuno. I profumi, i colori,
i suoni destano echi nel profondo del subconscio non percepiti razionalmente, ma sentiti tramite l'intuizione, , fanno riemergere sensazioni perdute, ricordi dimenticati, esperienze lontane nel tempo e nello spazio, che non sono più coordinate fisse, ma si intersecano a vicenda. Sinestesie, analogie, metafore sono espedienti retorici di cui è ricco il testo e che saranno caratteristici di tutta la poesia del '900. Qui, come poi nella poesia degli scapigliati, del Pascoli, di D'Annunzio, il poeta ha il ruolo di un sacerdote del mistero, che parla un linguaggio iniziatico e che coglie le segrete corrispondenze tra le cose e l'anima umana perché ha una sensibilità particolarmente affinata.
view post Posted: 8/9/2016, 00:10     ciao - Welcome...
benvenuta anche da parte mia!
view post Posted: 29/8/2016, 23:01     +1la leggenda dell'aquila - Miti e leggende
leggenda, ma molto chiaro e realistico il significato simbolico ... ma non a tutti è dato saper essere aquile: il mondo abbonda, invece, di galline, che razzolano a terra, o, al massimo, di quaglie, che sanno fare solo brevi voletti a pochi centimetri dal suolo ... la loro vita è molto più breve perché il loro sguardo è rivolto in basso, anziché verso l'alto
view post Posted: 16/8/2016, 23:08     +1L'urtimo silenzio - video poesie
toccante ... è un argomento particolarmente commovente
3281 replies since 11/9/2011