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Perché scrivo è il titolo di questa gara di S.E.
Parlare delle mie attuali condizioni (causate dalla sclerosi multipla, apparsa mia vita quando avevo 25 anni circa), per cui scrivere al computer mi fa molto bene non è opportuno; è tutto cominciato molto prima.
Quando ho imparato a leggere e scrivere da sola l’ho fatto perché volevo scrivete a Babbo Natale i miei veri gusti.
Gli scrissi stampatello e in scrittura bustrofedica, cioè una scrittura che non ha una direzione "fissa" ma procede in un senso fino al margine scrittorio e prosegue poi a ritroso nel senso opposto, secondo un procedimento "a nastro", senza "andate a capo" ma con un andamento che ricorda quello dei solchi tracciati dall'aratro in un campo. Ancora conservo il foglio, naturalmente.
Non solo bambole, volevo addirittura una maschera intera da Zorro, con tanto di mantello e spada.
Forse non fui capita, sotto l’albero per me c’era solo una nuova bellissima bambola.
Non mi aveva capita. Probabilmente dovevo esercitarmi di più, così feci da allora.
Non scrissi più a quello stupido e ignorante di Babbo Natale, erano ormai, sostenevano, abbozzi di poesie.
Questa bambina da grande farà la poetessa, diceva la suora all’asilo.
Oppure la scrittrice e le maestre alle Elementari mi riempivano il quadernetto di italiano di bei voti.
Nel frattempo scrissi un libro da inviare a un concorso per autori bambini, mia zia lo batté a macchina per poterlo spedire.
Arrivò in Comune alla Sala della Protomoteca il luogo in cui sarebbe svolta la premiazione.
La bimba non vinse ma il luogo in cui si tenne lo spoglio dei voti la stregò.
Molte altre presentazioni di sue opere produsse, senza però diventare altro che insegnante di lettere, archeologa ed infine bibliotecaria.
Sempre scrivendo con grande passione.
Edited by Ce lia - 20/7/2014, 19:03
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