Nella breve e mai dimenticabile stagione dell'infanzia, è cosa abituale che i confini tra il mondo reale e quello elaborato dalla nostra fantasia siano labili e continuamente varcabili in una direzione o nell'altra.
Chi non ha mai avuto un amico immaginario o chi non ha rivestito, nel gioco, il ruolo del principe o della fata, chi non ha cavalcato cavalli di legno varcando ponti levatoi fatti di oggetti casalinghi o chi non ha creduto che realmente si potesse volare o che bastasse pronunciare la giusta formula per vedere i propri desideri avverare?
Il racconto vincitore delinea il personaggio di una bambina che si sente sola, infelice, non compresa e che, grazie ad uno strano compagno e ad una polverina donata da una fata, riesce infine a ritrovare se stessa, a comprendere l'amore dei suoi genitori e ad avanzare nel lungo cammino della vita.
E se ... e se il bambino strano e la fatina non fossero stati soltanto la proiezione del suo bisogno di aiuto, ma, come il patronus della saga di Harry Potter, fossero realmente esistiti?
E se ... soltanto i bambini potessero vedere tante dimensioni della realtà, non avendo ancora gli occhi offuscati dalla razionalità, dal materialismo, dal pragmatismo?
E se ...
http://semplici.emozioni.forumfree.it/?t=72676925Edited by ElectraMB - 7/7/2016, 17:12